Mi sono chiesta più volte come iniziare a scrivere questa rubrica, come coinvolgerti in Camera chiara e condurti nelle scelte registiche e nelle opere d’arte che andrò ad analizzare, cercando quel “dettaglio” che completi il tutto. “La camera chiara” è una nota sulla fotografia di Roland Barthes, in cui imbarca sensazioni contrastanti, nell’incessante ricerca dello sguardo.
“Non guarda nulla; trattiene dentro di sè il suo amore e la sua paura, lo Sguardo è questo.” Ti consiglio la lettura.
Concedo questo spazio per scrivere e raccontare di storie e soggetti, il fluire del loro vissuto, luci che ruotano attorno alla fotografia o della loro completa assenza, oscillare tra i generi vari che si presentano senza un reale punto di riferimento.
Navigare in questo spazio, nell’arte della scrittura, nell’arte dello scatto.
Navigare nell’opera, scriverla e ascoltarti se avrai un pensiero da condividere.
Spero ti sia arrivata questa corrente, quindi, se ti va, rimani e leggimi.
Federica.
La fotografia che vedi l’ho scattata al mare qualche anno fa, era una giornata di sole, una giornata di quasi primavera.